Description
L’ATLANTE DI KUBLAI
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LIBRO DI IMMAGINI: 80 TAVOLE
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Autore: Giuseppe Pantaleo
Editore: Aleph editrice
Collana 17×23
Pagine: 80
Formato: cm 17×23
© 1998: Aleph editrice
Le «città» sono state una sorta di purgatorio per Pantaleo. Ancora oggi molti lo associano meccanicamente a quella produzione di frammenti di città. Città immaginarie e invisibili solo apparentemente. Questo va detto perché si è incontrato professionalmente Pantaleo nel periodo culminante di quel ciclo. Mentre disegnava le città descritte da Calvino, ha collaborato con questa casa editrice realizzando diversi lavori. Colpì, soprattutto, la maniera in cui rappresentò il luogo che conosceva meglio. Partendo da un approccio marcatamente antiaccademico riuscì a rendere visibile un concentrato di complessità quale è una città: tre strisce per ricostruire in maniera essenziale e impietosa, la storia di una città, la sua forma, il suo paesaggio e, senza disegnarli, gli abitanti che l’hanno prodotta.
Il ciclo delle città ha riservato più di una soddisfazione al suo autore. Non va dimenticato che la mostra che tenne a Pescara nel 1994 è stata una delle prime in Italia in cui si è fatto ricorso al multimedia e che buona parte dei lavori esposti sono poi finiti nella città cara a Calvino: San Remo.
Questo è un libro di sole immagini. Si tratta, in realtà, di un polittico ispirato all’atlante di Kublai Kan di cui parla Calvino nelle Città invisibili, un quadro che si trasforma in un libro. L’opera originale non è mai stata esposta in pubblico. Per questa occasione è stata smontata e ricomposta in un altro ordine. è uno dei pochi pezzi dell’autore rimasti nel luogo in cui sono stati prodotti. Anche per questo si è deciso di renderlo disponibile.
Giuseppe Pantaleo
Giuseppe Pantaleo (1955) nella multiforme attività che ha svolto, si è occupato di illustrazione, grafica, pittura e animazione. Ha pubblicato Quadricromie di briganti (Aleph editrice), Il visibile delle città invisibili, Something Else.